L’ anca e il suo funzionamento

L’articolazione dell’anca, o coxo-femorale, è una delle più mobili del corpo umano e svolge una duplice funzione: sottende all’equilibrio statico, sostenendo il peso corporeo, ed è deputata ad un’ampia gamma di movimenti.

Si compone di due superfici articolari: la testa del femore, di forma sferica, che si inserisce all’interno della cavità acetabolare del bacino (osso iliaco), stabilizzata da un sistema di legamenti e strutture muscolo-tendinee.

Dalla perfetta congruenza di queste due componenti, rivestite da uno strato di cartilagine che ne riduce attrito ed usura, deriva il corretto funzionamento dell’articolazione.

Gesti quotidiani come camminare, saltare e correre sono resi possibili da movimenti di flesso-estensione (attorno all’asse trasversale dell’articolazione), adduzione-abduzione (lungo l’asse sagittale) ed intra-extrarotazione (lungo l’asse verticale), a cui si unisce la resistenza alle numerose forze di compressione e taglio che agiscono sul corpo.

La degenerazione della cartilagine dell’articolazione può dare luogo progressivamente a fenomeni di coxartrosi (artrosi dell’anca) che può essere primitiva o secondaria ad altre patologie metaboliche (es. artrite reumatoide) o post-traumatiche (esiti di fratture).
Nel tempo l’usura progressiva della cartilagine e delle strutture ossee sottostanti determina dolore e rigidità nei movimenti con limitazione della funzionalità articolare.

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