Artroscopia di ginocchio
L’artroscopia di ginocchio rappresenta una tecnica mini invasiva molto frequente nella chirurgia ortopedica ricostruttiva.
Essa prevede l’esecuzione di due piccole incisioni cutanee di pochi millimetri di lunghezza, i portali artroscopici, attraverso le quali vengono inseriti all’interno della cavità articolare preventivamente distesa da soluzione fisiologica, un’ottica ad alta definizione per l’esplorazione interna (fase diagnostica) e alcuni strumenti specifici di precisione (fase operativa).
L’artroscopia di ginocchio presenta numerosi vantaggi:
- mini invasività della procedura
- accuratezza e precisione dei gesti chirurgici
- tempi operatori estremamente ridotti
- possibilità di dimissione il giorno stesso dell’intervento (day surgery)
- ridotto rischio di complicanze e infezioni post-operatorie
- precoce recupero funzionale
- rapido ritorno alle attività lavorative e sportive.
Una volta suturate le piccole incisioni della cute viene generalmente applicato un bendaggio elastico compressivo per evitare perdite di sangue quando il ginocchio sia stato svuotato dall’acqua. Nella ricostruzione dei legamenti crociati si applica anche un drenaggio aspirante intrarticolare per evitare la formazione di ematomi.
Nell’immediato post operatorio vengono prescritte un’adeguata terapia medica analgesica, applicazioni di ghiaccio e una comune profilassi eparinica per la prevenzione di complicanze di tipo trombo-embolico. Il programma riabilitativo inizia con una mobilizzazione passiva precoce del ginocchio operato (tramite kinetec) e prosegue con sedute di fisiokinesiterapia, volte al recupero completo del movimento in flesso-estensione, alla rieducazione dello schema del passo, utilizzando appoggi per qualche giorno e successivamente con esercizi di rinforzo e propriocezione muscolare.
Quando è indicata
In artroscopia è possibile diagnosticare e trattare numerose problematiche del ginocchio di tipo degenerativo o, più spesso, secondarie a traumi di natura sportiva, in particolare:
- lesione del menisco: asportazione di frammenti meniscali (meniscectomia selettiva), sutura o reinserzione meniscale e trapianto meniscale
- rottura dei legamenti crociati, anteriore o posteriore, che necessitano di ricostruzione chirurgica
- rimozione di frammenti liberi osteocartilaginei nell’articolazione (corpi mobili)
- patologie reumatiche (es. artrite reumatoide) che implicano biopsie
- lesioni della cartilagine e osteocondrali post-traumatiche o su base degenerativa
- alcune malattie infiammatorie croniche o infezioni.
Domande frequenti
Nei casi di artroscopia di ginocchio, l’anestesia è solitamente di tipo spinale o loco-regionale, viene cioè eseguita in maniera selettiva sull’arto da operare. In questo modo si riduce al minimo anche il dolore post-operatorio e, nella maggior parte dei casi se le condizioni generali lo consentono, è possibile dimettere il paziente a domicilio già il giorno stesso dell’intervento.
Non esistono controindicazioni nei pazienti anziani, ma esistono le giuste indicazioni.
Per esempio, nel trattamento di gravi stati artrosici del ginocchio, dove lesioni meniscali si associano a una condizione di grave usura cartilaginea la procedura solitamente indicata non è l’artroscopia, bensì la sostituzione protesica di ginocchio.
Dopo qualche giorno di riposo con arto in scarico e terapia con ghiaccio per ridurre l’eventuale gonfiore, viene prescritto un programma di fisioterapia mirato al completo recupero del movimento del ginocchio e del tono-trofismo muscolare della gamba della durata di circa 25 giorni.
Solitamente già dopo 7-10 giorni vengono abbandonati i bastoni nella deambulazione e si recupera una buona autonomia nelle attività quotidiane.
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L' opinione dei pazienti
Ulmerina – 85 anni
Osteonecrosi testa del femore
Non camminavo quasi più per un dolore crescente alla gamba, che si è rivelato effetto di una brutta necrosi al femore. Dopo qualche mese la situazione era così peggiorata che il dott. Razzaboni mi ha detto “Solo con l’intervento potrebbe avere una soluzione, altrimenti è condannata non solo ad avere sempre più male, ma non riuscirà nemmeno a stare seduta”. Non ci ho pensato a lungo, ho deciso di operarmi e, nonostante qualche altro problemino di salute, l’intervento è andato benissimo. Il dott. Razzaboni è stato molto chiaro sui rischi, come sulle possibilità. A distanza di 3 mesi camminavo già bene, senza quel dolore terribile ed avevo quasi completamente abbandonato il deambulatore: sono rinata!
I miei figli ed io vorremo fare davvero un “monumento” al dott. Razzaboni e a tutto il suo staff di Villa Igea: bravi, gentili, preparati e molto umani!
Loretta – 61 anni
Quando mi sono presentata per la prima volta nell’ambulatorio del dr. Razzaboni con un’artrosi molto grave al ginocchio destro, ero titubante al pensiero di dover affrontare un nuovo intervento di protesi, dopo aver subito la stessa operazione all’altro ginocchio anni prima. Per farmi superare le mie paure, visto che l’altra volta avevo avuto diverse difficoltà nella fase di recupero, ci sono volute tutta la pazienza e la bravura del dottore. Mi hanno aiutato tanto anche l’ambiente cordiale e accogliente della clinica e il bel rapporto con la mia fisioterapista.
Poi, quando al controllo dopo trenta giorni il dr. Razzaboni mi ha detto che la ripresa era già molto buona, beh… è stata la conferma che questa volta mi ero affidata alla persona giusta!
Giovanni – 77 anni
Coxartrosi bilaterale
Ho avuto modo di apprezzare l’alta professionalità del dott. Paolo Razzaboni, giovane chirurgo ortopedico presso Ospedali Privati Forlì, in occasione dell’intervento bilaterale di protesi d’anca, a cui sono stato sottoposto nel giro di un anno dopo aver valutato diverse alternative a Milano, dove risiedo.
La sua tecnica operatoria mininvasiva, senza taglio della muscolatura glutea, mi ha permesso un rapidissimo recupero funzionale di entrambi gli arti (in meno di una settimana) ed una minima cicatrice. Anche nell’assistenza post-operatoria, il dottore ha saputo indirizzarmi ed assicurarmi per una piena ripresa del movimento e della forza. Un grato ringraziamento al dottore ed al suo staff.
Rita – 61 anni
Coxartrosi primitiva
Il fatto che il giorno dopo l’intervento di protesi d’anca fossi già autonoma negli spostamenti è stato determinante per darmi la forza di portare avanti con successo la riabilitazione e riacquistare una funzionalità molto buona. Il dr. Razzaboni me lo aveva detto già il giorno della prima visita, quando mi aveva spiegato il tipo di intervento che aveva intenzione di fare, la tecnica mininvasiva anteriore e tutti i suoi vantaggi.
E devo dire che gli ho creduto senza riserve perché “a pelle” ha subito conquistato la mia fiducia, come non mi era invece accaduto anni prima con il chirurgo che mi aveva operato di protesi all’altra anca.
Francesca – 41 anni
Lesione legamento crociato
Mi avevano parlato del dott. Razzaboni altri pazienti che avevano fatto il mio stesso percorso e devo dire che, appena terminata la prima visita con lui, ho capito che era il medico giusto per me.
Ero stata da altri chirurghi, ma solo lui mi ha convinta; è una persona molto umile e squisita. Sapeva esattamente cosa avrebbe fatto e cosa sarebbe successo dopo l’intervento, passo dopo passo, e i tempi di ripresa sono stati esattamente quelli che aveva previsto.
Giulio – 60 anni
Gonartrosi
Ero convinto di poter tenere sotto controllo i dolori del mio ginocchio destro causati dall’artrosi, ma così non è stato: le medicine facevano effetto solo per brevi periodi, poi il problema si ripresentava. Me lo ha fatto capire subito il dottor Razzaboni, che mi ha consigliato di intervenire con una protesi parziale monocompartimentale del ginocchio: devo dire che è andato tutto molto bene e dopo un mese dall’intervento camminavo già tranquillamente. La fisioterapia è stata efficace e i terapisti, oltre a lavorare sui movimenti del ginocchio, hanno rafforzato i muscoli della coscia, migliorando la stabilità della gamba.
Franca – 87 anni
Coxartrosi primitiva
Soffrivo da tempo per una anca disastrata, per via di una coxartrosi sinistra grave, con evoluzione in necrosi e una grande limitazione funzionale. Faticavo a prendere una decisione per risolvere il problema. Quando ho incontrato il Dott. Razzaboni non ho più avuto dubbi! Mi sono da subito affidata, mi ha operata con la tecnica mininvasiva per via anteriore diretta ed ora cammino retta e non ho più alcun dolore!
Grazie a lui, grazie alla sua équipe.
Grazie, grazie… sono al settimo cielo dalla felicità!
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